L’emiliano Giovanni Aleotti ha appena compiuto 20 anni (è nato il 25 maggio 1999) e in questa stagione, oltre ad aver già ottenuto due vittorie, si è messo in particolare evidenza nelle corse internazionali.
Per il giovane portacolori del Cycling Team Friuli sarà la prima partecipazione al Giro d’Italia Under 23.
Giovanni, un anno fa non hai potuto essere al via perché c’era un altro “esame” da preparare: quello di maturità.
«Vero, mi sono diplomato con 84 al liceo linguistico. Ora sono iscritto all’Università a Scienze Motorie: non è facile, ma mi sono portato avanti con gli esami in inverno, per potermi dedicare di più alla bici adesso».
Ci fai da “testimonial” per ricordare a tutti i giovanissimi che seguiranno il Giro d’Italia Under 23 che scuola e ciclismo possono andare d’accordo?
«Sì – ride Aleotti -. E’ impegnativo, ma si possono conciliare buoni risultati nello studio e nello sport».
Il percorso di questo Giro d’Italia Under 23?
«E’ un Giro Giovani veramente molto impegnativo, sarà durissima la tappa del Doppio Mortirolo e sarà così anche sul Passo Fedaia. Lo abbiamo provato durante il periodo in altura al Passo Pordoi: sarà una tappa difficile da controllare, sicuramente imprevedibile dopo così tanti giorni di fatica».
I tuoi obiettivi?
«Io parto per fare bene in qualche tappa, per la classifica non so davvero cosa aspettarmi. E’ la prima volta che affronto una corsa a tappe così dura e lunga. Ho fatto il Giro della Valle d’Aosta, ma non sono mai andato oltre 5 giorni di gara: sono curioso di misurarmi con questa esperienza per vedere cosa posso fare».